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Trattamento della malattia parodontale

La malattia parodontale è una condizione patologica che colpisce i tessuti attorno al dente (paro-donto) e quindi gengiva, legamento parodontale e osso. È la prima causa di perdita dei denti nella popolazione adulta dei paesi industrializzati, pur essendo poco diagnosticata, è una malattia molto frequente colpendo circa 7 pazienti su 10.

Domande frequenti

Viene definita in caso di sanguinamento delle gengive in più del 10% dei siti ed in assenza di perdita d’attacco e di osso per parodontite. É uno stadio iniziale di malattia parodontale ed è reversibile.
Si tratta di una malattia infettiva caratterizzata dalla progressiva distruzione dei tessuti di supporto dei denti. Clinicamente si può manifestare con sanguinamento gengivale, alitosi, mobilità dentali, perdita di denti in assenza di carie.
Quando durante la visita si identifica un paziente con sospetta parodontite, si organizza una raccolta di dati clinici e radiografici che permettono di confermare la diagnosi definendone stadio e grado.
Una disbiosi della placca dentale associata ad un’alterazione cronica multifattoriale della risposta infiammatoria sono alla base dell’insorgenza di questa malattia.

Si! La terapia della malattia parodontale prevede interventi a più livelli:

  • istruzioni volte a guidare un cambio nelle abitudini del paziente motivandolo nella corretta rimozione del biofilm sopragengivale e nel controllo dei fattori di rischio;
  • terapia dei fattori causali mediante tecniche professionali di rimozione meccanica della placca;
  • trattamento chirurgico delle aree non responsive al trattamento conservativo;
  • terapia di mantenimento volta a rendere stabili nel tempo i risultati ottenuti nei passaggi precendenti.
Oltre alla perdita di tessuto di supporto dentale e di denti, è stato dimostrato che l’infezione parodontale è associata ad una serie di malattie sistemiche connesse a morte prematura, inclusi il diabete, malattie cardiovascolari o problemi di gravidanza.

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